Il lavoro negli alpeggi

  • Ecomuseo Val Sanagra - La transumanza. Foto www.formaggiobitto.com

    La transumanza. Foto www.formaggiobitto.com

  • Ecomuseo Val Sanagra - La mungitura. Foto www.cultura.regione.lombardia.it

    La mungitura. Foto www.cultura.regione.lombardia.it

Lo sfruttamento dell’alta montagna è strettamente legato alla transumanza, una vera e propria migrazione temporanea delle mandrie e dei mandriani dalle zona di pianura a quelle montane, e viceversa. Gli animali trascorrono l’inverno in pianura e i tre mesi estivi negli alpeggi. Un tempo pratica molto comune, oggi la transumanza è rara e quasi peculiarità delle greggi di pecore.
Tuttavia in alcune valli alpine, Val Sanagra compresa, è ancora praticata da qualche allevatore.
Lo spostamento delle mandrie dalla pianura alla montagna si svolge in primavera-estate, ed è composto da alcune tappe intermedie. Perché gli animali risultino facilmente rintracciabili durante e dopo il viaggio essi vengono dotati di un campanaccio, un grosso campano legato al collo mediante un collare di legno o cuoio.
Per prima cosa le carovane di animali e allevatori lasciano le stalle del fondovalle, di solito nel mese di maggio, e cominciano a salire lungo percorsi precisi verso le montagne. A metà strada si incontrano i monti, delle stalle poste a medie altitudini, dove avviene la prima sosta. Ogni monte è dotato di pascolo, di una stalla, di un’abitazione e di un locale per la lavorazione del latte. Qualche allevatore decide anche di fermarsi al monte e di non proseguire oltre. Di solito, invece, la marcia riprende e, qualche tempo dopo, il convoglio raggiunge finalmente l’alpeggio, di solito posto sopra i 1200 / 1500 metri d’altitudine. Per un funzionamento ideale, l’alpeggio deve essere munito di ampi pascoli, di un fabbricato per la lavorazione del latte, di un’abitazione per gli alpigiani e anche di una piccola stalla per i capi malati. L’elemento più importante è sicuramente la stalla vera e propria, detta sostra. La sostra è un lungo edificio porticato nel quale gli animali possono entrare e uscire liberamente. Le dimensioni della sostra e del pascolo determinano il numero delle paghe: il numero massimo dei capi che può essere ospitato da un alpeggio.
Lo spostamento della mandria continua anche durante la stagione estiva, e cambia in base alla disponibilità di erba. Nel primo periodo i pascoli più ricchi sono quelli più vicini alla stalla; in un secondo momento matura anche l’erba delle zone più alte, e le vacche vengono nuovamente mosse e ivi condotte. Alcuni alpeggi posseggono anche le cosiddette mutate (stazioni), alte o basse, delle vere e proprie sezioni distaccate dell’alpeggio principale dotate di tutto il necessario per la lavorazione del latte. Verso la fine di settembre la carovana riparte seguendo il percorso inverso, questa volta in direzione del fondovalle.
Qui rimane fino alla primavera successiva quando sarà di nuovo il momento di partire e il ciclo ricomincerà.