Cardano

  • Ecomuseo Val Sanagra - Cardano 01

    Cardano 01

  • Ecomuseo Val Sanagra - Cardano 02

    Cardano 02

  • Ecomuseo Val Sanagra - Cardano 03

    Cardano 03

  • Ecomuseo Val Sanagra - Cardano 04

    Cardano 04

  • Ecomuseo Val Sanagra - Cardano 05

    Cardano 05

Il borgo più grande di Grandola ed Uniti, è anche il primo che si incontra entrando nel paese. Il nome “Cardano” potrebbe derivare dal cardo romano, e fare riferimento al “cardine”, il punto principale, dove si “apre” la porta e ivi si entra. Il borgo è uno dei più caratteristici di tutta Grandola. Case contadine, e altre dalle fattezze più borghesi, sono attaccate l’una all’altra creando un labirinto di viottoli acciottolati, portici, cortili, tutti decorati da affreschi, stucchi e altri decori. Entrando nel borgo si incontra un bel portale cancellato con due pilastri laterali sormontati da due busti raffiguranti, sul lato destro, il Conte Pellegrino Rossi di Caprara, ambasciatore di Luigi Filippo a Roma alla fine del Settecento, e quello di Philipp Emanuel von Fellemberg, a sinistra, famoso pedagogista svizzero vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento. Il busto fu posto da Baldassarre Galbiati, il quale fu l’autore delle iscrizione sui lati delle statue.

Poco distante si incontra la caratteristica piazzetta del paese, sulla quale si affaccia la bella Villa Bagatti Valsecchi, e dove si può leggere un’iscrizione dipinta sul muro di una casa:

O passegger che vien da lontano,
riposati un momento al bel Cardano.

Di origine tardo-ottocentesca, è la prova del passaggio di numerosi viaggiatori che attraversavano la zona, i quali erano soprattutto gran turisti provenienti al nord Europa.

Da vedere a Cardano: la Chiesa dei SS. Caterina, Bernardo e S. Francesco Saverio situata nella piazza centrale di Cardano e risalente al 1744; la Cappelletta della Croce; la Cappella dei Re Magi.