Rogolone e Rogolino

  • Ecomuseo Val Sanagra - Rogolone - foto storica

    Rogolone - foto storica

  • Ecomuseo Val Sanagra - Rogolone e Rogolino

    Rogolone e Rogolino

Rogolone e Rogolino sono due esemplari monumentali di quercia, e sono noti anche con gli appellativi dialettali Rugulon e Rugulin.

Situati nel comune di Grandola ed Uniti, a 450 m di quota, crescono in una radura appartenente alla frazione Velzo, nelle vicinanze della località “Bosco Impero”.

Il Rogolone, in particolare, è un rovere secolare dalle dimensioni eccezionali: 8 m di circonferenza e 25 m di altezza che lo rendono la quercia più grande del nord Italia e una delle più maestose d’Europa. L’albero, di proprietà dell’associazione Italia Nostra, è tutelato in quanto Monumento Nazionale dal 18 dicembre 1928 e, dal 2001, è anche il simbolo del Museo Val Sanagra. Le grandi dimensioni dei due alberi hanno in passato ispirato leggende e credenze riguardo la loro età: fino a pochi anni fasi pensava che il Rogolone dovesse avere centinaia se non addirittura migliaia di anni. La tradizione legava la grande quercia al luogo dove gli anziani dei paesi vicini si erano radunati per segnare i confini tra i territori, nell’anno 1530; secondo altre interpretazioni i due alberi sarebbero stati il punto di riferimento di una località dove, nei tempi remoti, veniva celebrata una festa pagana in onore della primavera accompagnata da rituali magico-religiosi. Tante e variegate sono le leggende legate alla grande quercia. Addirittura fino agli anni ’80 perdurarono credenze convinte che la piante avesse circa 1500 anni.

Le dispute vennero risolte nel 1988, quando Italia Nostra organizzò una festa al Rogolone intitolata “Il Rugulon: storia di un albero”, durante la quale vennero resi pubblici i risultati della datazione svolta dal Laboratorio Dendrocronologico di Losanna: il Rogolone vegeta dal 1730, ha perciò circa 280 anni, mentre il Rogolino dal 1820 ed è di 90 anni più giovane.